Seconda puntata...
..."Infatti troviamo, oltre allo stesso Davis alla tromba, e Evans al piano, Paul Chambers al contrabbasso, Jimmy Cobb alla batteria, Julian “Cannonball” Adderley al saxofono contralto e John Coltrane al saxofono tenore. Dopo una bellissima introduzione fatta da Evans e Chambers, c’è l’esposizione del celebra tema, passato ormai alla storia. Al minuto 1:37 c’è il primo assolo, eseguito da Davis, con l’accompagnamento saggio di Evans, il walkin’ bass di Chambers e la precisione ritmica di Cobb sul ride. Al minuto 3:34 c’è il primo cambio di testimone solistico, che arriva a John Coltrane e al minuto 5:23 ad Adderley. Con il tema in sottofondo suonato dai fiati Evans da dimostrazione di grande abilità con un assolo molto raffinato anche se più corto rispetto ai precedenti. Come coda abbiamo un’esposizione finale del tema in dissolvenza, per un totale di 9:25 minuti. La semplicità armonica del pezzo influisce grandemente sulla realizzazione degli assoli, che risultano molto densi melodicamente ma allo stesso tempo, di una fluidità quasi inaspettata. La punta di diamante della canzone è l’assolo del Coltrane, riconoscibile perché riprodotto sull’altoparlante di destra, mentre Adderley è sulla sinistra. Oltre a questa dettaglio puramente tecnico, è il calore il vero segno contraddistintivo di questo assolo, l’eleganza e la fluidità di questi due minuti lasciano estasiati, nonché perplessi. Verrebbe da chiedersi se il vero talento di Miles Davis non sia la scoperta di nuovi talenti musicali: John Coltrane, Wayne Shorter, Joe Zawinul, Chick Corea, John McLaughlin e tanti altri, ma subito al riascolto di questa canzone questo dubbio viene cancellato da una rara perla di genialità in musica. Sebbene abbia avuto una personalità molto oscura e riservata, e con l’ossessione della discriminazione razziale, Davis ha lasciato agli amanti del jazz brani di raffinata qualità, ai quali un ascoltatore non si può sottrarre: e tra questi abbiamo “So What”.
Ricordo infine che potete ascoltare questa canzone nei rifacimenti di Barney Kessel, in “Exploring the Scene”(1960), di Marcus Miller nel suo ultimo dvd “Master of all Trades”, la versione per orchestra di George Russell, e quella di Mike Stern su “Fusion for Miles: a guitar tribute. A Bitchin’ Brew”.
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